Continua la lotta per non perdere la propria immunità parlamentare Ilaria Salis. Lo scenario ipotizzato in diretta tv a ‘È sempre Cartabianca’.
Nelle scorse ore Ilaria Salis si era esposta in favore dell’attivista Maja che sta vivendo una situazione molto simile a quella da lei vissuta tempo fa in Ungheria. Intervenuta, invece, nella trasmissione di Bianca Berlinguer ‘È sempre Cartabianca’. l’europarlamentare con Avs è tornata sulla sua situazione e cosa le potrebbe accadere in caso di revoca dell’immunità.

Ilaria Salis e i rischi in caso di immunità revocata
Nel corso del suo intervento a ‘È sempre Cartabianca’ con Bianca Berlinguer, Ilaria Salis ha argomentato le vicende che la vedono coinvolta in relazione alla possibile revoca della sua immunità parlamentare dopo la richiesta fatta dal Governo ungherese. “Di fatto, se l’immunità dovesse essere revocata io potrei anche essere arrestata lì sul posto a Strasburgo. Se l’immunità non c’è più io sarei passibile di un mandato d’arresto”.
L’eurodeputata con Avs ha quindi aggiunto durante la puntata della trasmissione Mediaset: “Se io venissi portata in Ungheria, io sarei sottoposta ad una vendetta, ad una persecuzione certa. Il Governo ungherese lo ha annunciato più e più volte anche sui social. Nelle dichiarazioni di Orban stesso e del suo portavoce. Quello che si prospetterebbe davanti a me è una persecuzione certa. Un processo ingiusto con una sentenza già scritta. Io rischierei di restare in carcere in Ungheria per più di 20 anni“.
"Se l'immunità venisse revocata io potrei essere arrestata a Strasburgo, se io venissi portata in Ungheria sarei sottoposta a persecuzione certa"
— È sempre Cartabianca (@CartabiancaR4) September 30, 2025
Ilaria Salis è ospite a #ÈsempreCartabianca pic.twitter.com/mlOw5PFj2u
“Perché non devono revocare l’immunità”
La Salis ha quindi fatto un vero e proprio appello: “Credo che la mia immunità debba essere mantenuta per proteggermi dalla vendetta ungherese. Perché in Ungheria non potrebbe esserci giustizia. Sarei esposta ad una persecuzione spietata e certa. Questo è evidente dalle dichiarazioni del Governo e da tutto quello che l’Ungheria mette in campo contro di me. Io credo, invece, che ci sia un modo perché la giustizia faccia il proprio corso, considerando che in Ungheria non può esserci un processo giusto. Questa via sarebbe di fare il processo in Italia. Questo è possibile”, ha concluso l’europarlamentare con Avs a ‘È sempre Cartabianca‘.
"La mia immunità deve essere mantenuta per proteggermi dalla vendetta ungherese. In Ungheria sarei sottoposta a una persecuzione spietata e certa"
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